artwayofthinking_projects_stradellaosservazione_thumb.png

Paesaggio Rappresentato.
Osservatorio Oltrepò Orientale


2008
Stradella, Oltrepò Orientale

 

Con
Associazione Società dell’Accademia

Promotori

Associazione Società dell’Accademia

Teatro Sociale di Stradella


Finanziamento
DocUP/ Ob.2 Regione Lombardia

Unione Europea / Fondo Sociale Europeo

Patrocinio

Comune di Stradella

 
 

Come osservare un paesaggio e coglierne l’anima? Quali gli archetipi che in quel luogo intrecciano natura e comunità? Come promuovere una cultura sensibile al paesaggio?

 

Giuseppe arrivò nello studio di Venezia con una proposta, ma soprattutto con la curiosità di chi è alla ricerca di qualcosa che dia forma all’intuizione che ha in mente. Cercava il pezzetto mancante per poter completare la sua idea di un “Osservatorio sul Territorio dell’Oltrepò Orientale” capace di leggere, ascoltare e informare, di proiettarsi nel futuro per progettare e costruire beni di comunità, di creare un movimento virtuoso tra tradizione locale e contemporaneità.
Giuseppe Zacchetti era il presidente dell’associazione Società dell’Accademia, a cui era dato in gestione il teatro sociale del territorio. Voleva partire proprio dal Teatro Sociale di Stradella che aveva riaperto nel 2006 dopo quasi trent’anni d’inattività e solo nelle prime due stagioni aveva ospitato quasi 100 eventi di musica, prosa, opera e teatro di figura, ridiventando il punto di riferimento culturale per l’intero Oltrepò Orientale.

Dall’incontro con Giuseppe nasce Paesaggio Rappresentato, il processo di avvio dell’Osservatorio Oltrepò Orientale, che ha coinvolto un gruppo di giovani nella sperimentazione di pratiche di osservazione partecipata ed è giunto alla prima esposizione dei risultati con un evento al Teatro Sociale di Stradella.

 
 

Il bando DocUP/ Ob.2 Lombardia è stata l’occasione per realizzare l’osservatorio. Alla Società dell’Accademia è stato affidato un “Incarico di consulenza per l’analisi e la traduzione delle qualità fisiche antropizzate e naturali del paesaggio e delle impronte di comunità dell’Oltrepò Orientale, come potenziali intangibili per fare sviluppo sostenibile”. A suo fianco, artway of thinking entra in azione con tre obiettivi:

1) Far emergere una visione organica, un immaginario possibile, su cui fondare politiche di sviluppo socioculturale e per il turismo sostenibile, in armonia con il paesaggio

2) Formare un gruppo di lavoro capace di dare vita al nuovo Osservatorio Oltrepò Orientale, con lo scopo di far emergere e valorizzare gli elementi tipici del territorio e promuovere una cultura ambientale che guarda al paesaggio come bene pubblico;

3) Realizzare la prima attività di osservazione partecipata nel territorio e un evento di restituzione.

Visione Organica sul Paesaggio

Il dialogo con il gruppo di giovani e gli incontri con gli stakeholders locali chiariscono la visione di riferimento e la cornice normativa dell’azione: La Convenzione Europea del Paesaggio, il documento politico approvato dal Consiglio d’Europa nel 2000 e ratificato da 29 paesi europei, tra cui l’Italia, diventata legge dello Stato con “lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione e la pianificazione dei paesaggi” (art.3).
La Convenzione definisce il concetto di paesaggio quale “determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” (art.1).

 
 

Secondo questa definizione tutto è paesaggio, purché sia espressione dell’identità di un luogo e della gente che lo abita. Chiunque ha diritto ad un buon paesaggio, che sia immagine fedele delle esperienze e delle ambizioni di chi lo vive. In questo senso, la Convenzione sostiene sia necessario, che la pubblica amministrazione operi per: a) sensibilizzare la popolazione al valore del paesaggio identificando la figura del facilitatore, b) formare ed educare figure professionali che sappiano gestire il paesaggio al meglio, c) applicare gli strumenti normativi necessari ad una gestione sostenibile del paesaggio, d) individuare e valutare il paesaggio.

Chiarito lo scopo dell’Osservatorio, era necessario dare forma ad un gruppo di lavoro capace di promuovere una cultura sensibile al paesaggio.

Formare il gruppo di lavoro

Il workshop Co-Creare è stato il contesto che ha permesso al gruppo di sperimentarsi sul campo e acquisire nuove competenze.
Nel percorso formativo, organizzato in 5 moduli di 3 giorni ciascuno, si è lavorato per affinare l’approccio individuale all’osservazione, prendendo consapevolezza dell’inevitabile influenza di preconcetti e luoghi comuni. Si è lavorato poi per sviluppare le competenze trasversali necessarie nel lavoro di gruppo e nelle pratiche d’inclusione della cittadinanza, attuate nella prima osservazione partecipata nel territorio.

Cinque mesi di pratiche di osservazione percettiva e di continuo cambio di prospettiva, di dialoghi-intervista con la cittadinanza, uniti alla raccolta di dati quantitativi hanno permesso di raggiungere una visione organica sul paesaggio, accogliendo la sua complessità e dando valore dell’ascolto.

Paesaggio Rappresentato al Teatro Sociale di Stradella
27-09/04-10-2008

Paesaggio Rappresentato è stato realizzato con tanti occhi e sensibilità differenti. Sguardi e storie che si sono intrecciate per raccontare la sua natura e le sue arti, la sua fisicità e i suoi valori, gli scenari presenti e le visioni sul futuro.

Un’installazione audio-visiva, disseminata tra palcoscenico, gallerie e foyer del Teatro Sociale di Stradella, ha restituito agli abitanti la narrazione del paesaggio. Creata con 200 interviste, 15 ore di montaggio video e oltre 1000 fotografie selezionate, ha portato in teatro storie che parlano dell’acqua, elemento caratterizzante dell’Oltrepò Orientale. Ha descritto gli straordinari gesti dei maestri liutai e dei costruttori di fisarmoniche, ma anche i gesti comuni che creano la socialità del luogo. Ha raccontato storie di viticoltura e di vini autoctoni, come il Buttafuoco e il Sangue di Giuda. Ha mostrato gli impercettibili segni raccolti nel paesaggio, che hanno portato sul palcoscenico sociale l’anima del territorio e le sue potenzialità ancora inespresse.

In seguito a questa esperienza, il gruppo ha consolidato e poi ampliato il proprio agire. Con il supporto della PA e il coinvolgimento di altre figure professionali, ha dato forma all’Infopoint Stradella, che ancora oggi riporta nel suo logo l’occhiale a tre occhi che distingueva l’Osservatorio Oltrepò Orientale.