Arte Relazionale e Soft Skills
Sé creativo
Workshop esperienziale
2018 Bologna
2019 Bologna
Le Serre dei Giardini Margherita
Durata
3 giorni
Committente
Co-produzione con Kilowatt
per La Scuola Morbida
Partecipanti
30 totali in due workshop
Finanziamento
Privato
Approfondimenti
La scuola morbida
Azioni correlate
Co/Operare
NuoveGenerazioni
Creative Net
Quali sono le condizioni che permettono di essere creativi e agire un cambiamento? Quali competenze sono necessarie per affrontare le dinamiche di gruppo e attivare processi collaborativi?
In questo workshop esperienziale si esplorano le competenze trasversali: quelle caratteristiche personali che entrano in gioco quando si risponde ad una richiesta dell'ambiente organizzativo e che sono ritenute essenziali in ambito lavorativo per trasformare una conoscenza in comportamento, costituendo l’approccio personale ad apprendere e fare, alla relazione con l’altro, alla cura, alla vita sociale. Mi piace chiamarle anche abilità intangibili, difficilmente valutabili come competenze nel mondo del lavoro e date per scontate nella vita quotidiana. Il lavoro è riconoscerle, definirle e osservare quando e come le mettiamo in gioco nella vita.
Ho definito questo percorso un viaggio paradossale, perché per riconoscere e dare valore alle competenze trasversali, ci spogliamo di ogni conoscenza acquisita e attraversiamo l’idea stereotipata di noi stessi per poter dare voce al gruppo interiore: i centri funzionali intellettuale, emotivo e istintivo-mortorio, ognuno con una propria memoria, volontà, intuizione.
In questo viaggio alla scoperta delle proprie abilità intangibili si parte in gruppo, dal multi-io, si procede da micro a macro, da dentro a fuori, dal sé intimo alla relazione con l’altro e ciò che ci circonda. Lentamente ci si rende conto che le nostre abilità intangibili sono quella trama invisibile che unisce pensiero, emozioni e comportamenti, e che ci fa essere le persone che siamo. Se riconosciamo questa trama, possiamo allora presentarla al mondo e non mostrare solamente ciò che pensiamo e sappiamo fare: un cambio di paradigma soprattutto nel mondo del lavoro, dove siamo scelti per le nostre conoscenze e competenze verticali, tecniche-operative, senza includere il valore aggiunto di quanto altro siamo.
Lungo questo viaggio, i multi-io si manifestano, si confrontano nel gruppo di partecipanti e cresce la consapevolezza delle proprie abilità intangibili, tanto quanto delle limitazioni alla loro espressione, dettate da personalità, ambiente culturale e storia personale. Una tra tutte emerge naturalmente: la creatività. Quanto altro siamo, oltre le conoscenze acquisite, è da scoprire nel continuo movimento d’attenzione tra dentro-fuori, ma una cosa è evidente: siamo esseri creativi, sensibili anche alla più piccola vibrazione energetica, capaci di interpretare e risolvere un problema imprevisto, di proiettarsi nel futuro e cambiare.
Seduti sugli scalini del parco, sdraiati sull’erba, appoggiati ad un albero, rannicchiati con le braccia a stringere le ginocchia… lo capisco dal linguaggio del corpo: molte volte ho visto persone allontanarsi dal caos del muti-io: fare un passo indietro, un altro e un altro ancora, permettendosi di guardare l’intero sistema da fuori e da lì poter leggere la propria trama e trovare risposte semplici a quello che essenzialmente siamo.