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Co-Creare


Self-Group
Workshop esperienziale

 

2018 Cagliari
Promotore: Sardegna Ricerche-Regione Sardegna con Tecnofor srl per il programma CambiaMENTI - Cultura, Reti, Innovazione

2016 Mantova
Promotore: Comune di Mantova-Settore Cultura

2015 Singapore
Promotore: Brack platform for socially-engaged artists in Southeast Asia /Masterclass Heart of Community con Singapore Art Museum (SAM)

2013 Palanga
Promotore: Blue Drum Agency | Lithuanian Artists Association House con Kaunas Biennial

2008 Stradella (PV)
Promotore: Associazione Società dell’Accademia Teatro Sociale di Stradella

Durata
Moduli da 3 giorni (max 5 moduli)

Partecipanti
145 totali in 5 workshops

Finanziamento
Pubblico | Privato

Azioni correlate
Sogno
Paesaggio Rappresentato
Cantieri La Ginestra
Ginestra Fabbrica della Conoscenza
Cultus
Welcome to Venice
Ms3

 

Come si sviluppano gli immaginari collettivi? Quale relazione tra i co-autori? È possibile iniziare a co-creare senza conoscersi? Qual è il piano di lavoro comune? Posso ampliare il campo percettivo? E la mia capacità di collaborare?


Basato sull’imparare facendo, il workshop esplora il fattore C, ovvero la forza che unisce un gruppo di lavoro e lo rende coeso verso un’impresa condivisa e solidale (Luis Razeto, economista). In particolare, esplora la dimensione della creatività e la capacità di creare insieme, considerando la creatività un’energia che tutti possiedono, che s’intreccia con le risorse materiali disponibili, i talenti, le competenze e le personalità dei partecipanti.

Co-Creare si focalizza su due delle quattro fasi di processo del diagramma di co-creazione: osservazione e co-generazione, dove prende forza la relazione tra individui, e tra gruppo e contesto considerato, nonché la consapevolezza del proprio contributo nell’insieme.
Il percorso inizia dalla dimensione del Sé, per poi passare a quella dell’ambiente circostante. Il primo gruppo in gioco è infatti quello interiore: il multi-io fatto di attitudini e talenti, punti di vista, sentimenti, abitudini e istinto, che è dentro ogni corpo e qui trova spazio per essere svelato, soprattutto ai propri occhi. Sono le prime risorse immateriali che si mettono in comune: è la ricchezza portata dalla diversità e allo stesso tempo è apertura alla complessità dell’essere.

Partendo dal proprio singolare modo di vedere il mondo, i partecipanti sperimentano pratiche percettive e di osservazione partecipata, che già aprono un immaginario sul contesto: se fatta con consapevolezza, la fase di osservazione può diventare la più divertente e sorprendente del processo creativo collettivo.
Esplorazioni e sguardi inusuali, dialoghi-interviste con gli abitanti, nuove possibili relazioni tra elementi di un territorio, potenzialità emergenti, sensazioni, intuizioni… sono poi elaborate dal gruppo nella fase di co-generazione: una sorta di spazio attrezzato, dove allenare la nostra creatività, le capacità di cooperare, ascoltare e dialogare includendo i contributi degli altri. L’ostacolo è la solita egoica convinzione comune per cui “la propria idea, il proprio punto di vista è migliore di quello degli altri”.

Immerso in un campo sensibile ampliato -dando valore a intuito, empatia e sogno vigile- il gruppo riorganizza le osservazioni raccolte dai singoli: elenca, tematizza, sistematizza i dati oggettivi e percettivi, confronta le esperienze vissute e le impressioni avute. Realizza così una prima mappatura: il materiale su cui elaborare possibili nuovi scenari condivisi, che in un secondo momento potranno svilupparsi in veri e propri progetti d’intervento o/e processi di cambiamento.
Nel percorso, prima o poi, si giunge -sempre inconsapevoli- a vivere un sentimento comune: è questo sentire a dirigere il gruppo nella creazione della nuova opera collettiva.

Co-Creare si pone l’obiettivo di sperimentare un processo di co-creazione armonico ed efficace nel produrre immaginari condivisi. Si rivolge sia a gruppi di lavoro preesistenti, sia a nuove aggregazioni, formali o informali. Nel dare valore alla creatività del singolo, Co-Creare si traduce in una creazione collettiva in cui è “inutile distinguere i singoli apporti perché il capolavoro consiste proprio nell’insieme”.