I co-autori di Con Molto Piacere raccontano l’esperienza di portatori di relazione nello Spazio Oreste
Valter Tronchin, architetto
Da “Ceci n’est pas une pipe” a questa è la realtà. Da arte come rappresentazione, alla presentazione di un’arte. Da arte senza funzione, ad ogni funzione fatta ad arte. Ricordo l’inizio di un dialogo: “...sono stanco, questa biennale mi ha sfinito! Posso sedermi?” - “Ma certo, prego si accomodi. Mi Presento: io sono Valter, faccio l’architetto e mi piacerebbe attivare con Lei …una coscienza estetica…” - “Ma, Lei…cosa centra con…” - dice il professore guardandosi attorno.
Maurizio Fipponi, direttore di coro
Padiglione Italia, topi neri, estetiche forti, ma gelide…e poi un vociare in mezzo a tanta immobilità. Voci, voci calde. Ci avviciniamo ed entriamo... in un salotto, certamente non in un museo! Finalmente il calore, quello che troppo spesso manca all'arte dei nostri giorni. Per un profano come me, che vive questo problema nella musica, forse una risposta, uno stimolo di ricerca. Un’arte vicina, non banale, provocatoria, ma calda!
Monica Mantovani, hotel receptionist
Sì, l’intento era riuscito! Lo si respirava nell’aria, soprattutto lo si leggeva nei volti dei portatori di relazione e continuava a farsi vivo nelle loro inesauribili parole. Fuori del padiglione, sotto la pioggia, con il buio che avanzava, le relazioni non volevano cessare…
Sembrava quasi che le persone fossero da anni nell’attesa che qualcuno dicesse: “Vieni, è tempo di relazionarci!”
Martina Cafaro, architetta
Come dimostrare a tutti i costi, improvvisandosi psicologa, che si è in grado di attirare l’attenzione su di sé e creare una “situazione” dal nulla, e con l’aiuto di un test: “Sei un portatore sano di relazioni?”
1. In una situazione di questo tipo:
a) Sei infastidito/a
b) Sei incuriosito/a
c) Cerchi tutte le maniere per attaccare bottone
2. Se sei con uno straniero/a e non conosci la sua lingua:
a) Eviti ogni contatto con la persona
b) Rimandi alla prossima volta e ti riprometti di imparare l’inglese
c) Inventi il globish pur di comunicare
3. Nel tuo lavoro, se devi incontrare una persona:
a) Mandi un collega al posto tuo
b) Vai e arrivi in ritardo
c) Arrivi all’ultimo momento perché nel frattempo hai incontrato un sacco di amici
4. All’uscita della Biennale ti è chiesto un parere sulla mostra vista:
a) Scappi se no perdi il vaporetto
b) Ci pensi un po’ perché pensi di dare la risposta sbagliata
c) Dici al tuo accompagnatore di attenderti al bar perché ne avrai per mezz’ora
5. Spazio Oreste è per te:
a) La Società per Azioni fondata dallo zio Oreste
b) L’ennesima invenzione delle Artiste
c) L’ultimo sperato tentativo per fare incontri interessanti nella vita
Profili psicologici (punti: 0a 1b 3c)
Da 0 a 5 punti: restio/a al contatto, temi che gli altri vogliano giudicarti e coinvolgerti in cose che a te non interessano. Da 6 a 10 punti: ti piace stare tra la gente però allo stesso tempo fai fatica a lasciarti andare e vai via sempre prima degli altri. Da 11 a15 punti: SEI UN PORTATORE SANO DI RELAZIONI, quindi YOU ARE HERE!
Carmen Bottancin, agente di commercio
Il pubblico era sconvolto. Il vino ha aiutato. Proporrei che eventi del genere siano fatti più spesso, intendo in altre occasioni, per esempio l’inaugurazione di una chiesa.
Beppe Mora, artista e autore satirico
Per moltiplicare l’effetto relazionale, ho pensato di relazionarmi con chi desidera relazionarsi attraverso il mio piccolo test:
1. Chi ti ha invitato/a?
a) La Cooperativa Sgombero Padiglioni
b) Thinkway of Arting
c) Non ricordo
2. Che significa “portatori sani di relazioni”?
a) Portatore sano a chi?
b) Non conosco gli sherpa
c) Eh!
3. Che cosa ti ha colpito della Biennale?
a) I toponi del Padiglione Italia
b) I topi nel bagno
c) Squit!
4. Conosci Oreste, e che ne pensi?
a) Non ho nulla contro gli omosessuali
b) Oreste chi?
c) Mi deve trentamila lire
5. Commentami “Con molto piacere”
a) Altrettanto
b) Grazie
c) Perché?
6. Riflessioni finali su questa esperienza alla Biennale
a) Com’è triste Venezia
b) Ci torno l’anno prossimo
c) Penso che ai Giardini dovrebbero esserci i giochi per i piccini
Se hai collezionato almeno 3 A: sei un portatore sano ma ci sfugge la tua patologia.
Se hai collezionato almeno 3 B: sei un portatore non c’è dubbio. I dubbi sono sul “sano”.
Se hai collezionato almeno 3 C: dov’eri quel giorno?
Giovanna Cestaro, make-up artist
Eccomi allo Spazio Oreste, un piccolo angolo della Biennale, troppo piccolo per contenere così tanta voglia di raccontare. Il pubblico si sofferma prima per curiosità, ma sempre di più per colloquiare nella piacevole atmosfera dell’iniziativa. Ricordo di aver parlato per un bel po’ con un giovane tutto preso a capire il mio mondo, quello della cosmesi…
Si fa sera troppo presto per spegnere le nostre parole, ma rimane una convinzione: aver partecipato all’arte. Quella giornata mi ha fatto capire cos’è artway of thinking.
Lucia Vergani, coordinatrice d’anime
Mi perdo piacevolmente nell’approfondimento delle relazioni, scordando il sonno e il naturale fuso orario, ormai sballato senza affrontare viaggi interstellari. Venezia: piove, acqua alta… in un attimo si sistema lo Spazio Oreste, senza sapere cosa sistemare realmente. In un volo il vortice inebriante dello scorrere del tempo ci coinvolge nel progetto… è molto bello questo tempaccio. Oggi ho imparato l’amore.
Giancarlo Smiraldi, IT manager e
Lina Ceccato, impiegata PA
Poter essere utili ci rendeva orgogliosi e curiosi allo stesso tempo. Incontrare persone affabili, gentili e sentirci come a casa è stato tutt’uno. Poter dialogare di come fosse la mostra e di cosa si intendesse per Oreste è servito ad illuminarci sui contenuti e a farci capire come noi facessimo parte vivente di essa. L’arte è indubbiamente creazione, cosa di meglio che creare incontri tra varie esperienze, mentalità e persone. Questa è forse la più antica forma d’arte.
Luciano Trevisan, organizzatore di eventi
Ho pensato: porterò un po’ di CD miei, non si sa mai. Mi chiedevo, al di là delle mille domande sulla performance, se il tutto finisce alle cinque del pomeriggio, cosa succede dopo? Mi farebbe un po’ tristezza tornare a casa ed impantofolarmi.
NB: l’incontro è finito alle 18.00 e come molti hanno detto “ci hanno praticamente spazzato fuori” perché nessuno se ne voleva andare, così insieme ad alcuni addetti della Biennale abbiamo continuato la serata in una casa privata.